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Jake Shears
Sul palco di Firenze il 18 giugno 2023
Jake Shears

In una carriera che ha registrato milioni di vendite, Brits, Ivor Novellos, nomination ai Grammy e tournée nelle arene, Jake Shears è diventato un amico fidato del suo pubblico.


Proprio l'anno scorso, l'album di debutto degli Scissor Sisters è stato nominato dodicesimo LP più venduto di tutti i tempi nel Regno Unito, mentre lo stesso Shears ha continuato a cambiare forma: non solo ha scritto un acclamato libro di memorie ("Boys Keep Swinging"), si è esibito a Broadway (tornando per un'apparizione speciale di "Kinky Boots" all'Hollywood Bowl l'estate scorsa), ma ha anche recentemente prodotto un musical a Londra con recensioni entusiastiche ("Tammy Faye", prodotto insieme a Elton John e al drammaturgo britannico James Graham). L'attrazione verso la pista da ballo, tuttavia, è rimasta una costante nella carriera non ortodossa di Jake Shears, con il risultato di un nuovo album che sembra un'esplosione di evasione quanto un ritorno a casa spirituale per l'autodefinitosi Last Man Dancing.


Questa intersezione tra sentimenti marginali e il vertiginoso successo mainstream è forse il superpotere di Shears. Come musicista, interprete, autore e paroliere, appartiene a quella schiera di persone che si voltano a testa in giù: un intrattenitore nato, ma anche uno che si è ritagliato una storia di successo genuinamente sovversiva. Nella buona e nella cattiva sorte Jake Shears è rimasto un faro di positività, contribuendo al contempo a plasmare il panorama musicale come lo conosciamo oggi.


Registrato tra gli Stati Uniti, il Portogallo e Londra (dove si è trasferito dalla sua casa di New Orleans durante la pandemia) Last Man Dancing è stato portato in vita da Jake e da uno stretto gruppo di collaboratori. Tra questi figurano pionieri dell'elettronica come Boys Noize (Kelis, Skrillex), Le Chey, Ryland Blackinton e Vaughn Oliver, che ha ottenuto un grande successo con "Big Energy" di Latto - insieme a featuring da far girare la testa che, nell'universo di Shears, hanno in qualche modo un senso compiuto: c'è Kylie Minogue, i featuring di Jane Fonda, Amber Martin e un'interpretazione prerinascimentale dell'iconica Big Freedia, e persino la voce campionata di Iggy Pop.
Last Man Dancing è pieno di cenni incandescenti ai pionieri della musica dance: un falsetto alla Sylvester qui, un campanaccio alla Patrick Cowley là, e una pulsazione Berghain - il tutto modernizzato, personalizzato e a suo agio nel 2023.


In momenti variamente edonistici, struggenti, surreali ed euforici, Jake Shears ha trasformato una storia d'amore di tutta una vita con i club nella sua musica pop più ambiziosa.


Last Man Dancing inizia con il primo singolo "Too Much Music", che - dalla sua ouverture glam rock, gli archi drammatici e l'irresistibile groove di Nile Rodgers, si annuncia subito come un inno definitivo di Jake Shears.


Nel complesso, l'atmosfera analogica di Last Man Dancing tocca qualcosa che si è perso nella marmaglia online, soprattutto facendo finta che non esista. Tutto questo fa parte della ristrutturazione dove Jake Shears appartiene: confondersi in una stanza affollata, e tenere in pugno chi ti sta vicino.


Shears cede i compiti vocali, senza ego, alla regina del bounce di New Orleans Big Freedia su "Doses", alla cara amica Amber Martin in "Devil Came Down The Dancefloor" e si allea ancora una volta con Kylie Minogue in "Voices", dopo il loro classico lavoro su "I Believe In You". È il tipo di lista di ospiti che solo Jake Shears potrebbe avere.
La strada verso l'album che Jake Shears era per molti versi nato per realizzare è stata a lungo costellata con punti di sfida e tenacia.


Last Man Dancing è un disco per tutti coloro che si sono sentiti persi - per amore, in una notte fuori, o nel mondo moderno - ma ha continuato a muoversi lo stesso.

LA LOCATION: VISARNO ARENA.

La casa di Firenze Rocks è la Visarno Arena.